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Via Latina

Le Strade Consolari

La Via Latina era una strada romana, che da Roma andava in direzione sud est per circa 200 km.
A differenza della maggior parte delle strade romane, non porta il nome del costruttore, suggerendo così che si tratti di una delle strade più antiche; infatti, nonostante il suo percorso sia stato tracciato definitivamente tra il IV e il III secolo a.C., veniva già percorso in età preistorica e gli etruschi lo attraversarono per colonizzare la Campania tra i secoli VIII e VI a.C.
Iniziava a Roma, da Porta Capena, assieme alla Via Appia. Le due vie si separavano molto presto tanto che nelle Mura Aureliane ebbero ognuna una porta propria,
Porta Latina e Porta Appia (poi Porta San Sebastiano).
Portava al passo dell'Algido, che fu importante nella prima storia militare di Roma; inoltre deve aver preceduto la Via Appia come itinerario verso la Campania, poiché la colonia latina di Cales è stata fondata nel 334 a.C. e doveva essere accessibile da Roma per una strada, mentre la Via Appia è stata realizzata solo ventidue anni più tardi. Segue anche una linea molto più naturale di comunicazione, senza le difficoltà ingegneristiche che dovette affrontare la via Appia. Nella parte iniziale ha senza dubbio preceduto la Via Labicana, anche se questa fu preferita in seguito.
Dopo il loro ricongiungimento, la via Latina continuava seguendo la valle del Trerus (Sacco), nello stesso percorso della ferrovia che va a Napoli via Cassino, e rasentava in pianura le città collinari degli Ernici: Anagnia, Ferentinum, Frusino, etc. A Fregellae scavalcava il Liris e poi attraversava Aquinum e Casinum, città che si trovano in pianura. Quindi passava nel varco fra gli Appennini ed il gruppo vulcanico di Rocca Monfina ma la strada originale, invece di attraversarlo, girava bruscamente(all'altezza di San Pietro Infine) verso nord-est sopra le montagne verso Venafrum, mettendo così in comunicazione diretta con l'interno del Sannio e, tramite altre strade, con Aesernia, Cubulteria, Alifae e Telesia.
In seguito, tuttavia, ci fu con ogni probabilità la creazione di una variante, tra Rufrae (l'attuale Presenzano) e l'attuale San Pietro Infine, che abbreviava il percorso e che seguiva l'attuale percorso dell'autostrada e della ferrovia Napoli-Roma.
I due tracciati si ricongiungevano vicino alla attuale stazione ferroviaria di Caianello e la strada portava a Teanum, Cales ed a Casilinum, la moderna Capua, dove attraversava il Volturno e si immetteva nella Via Appia.
La distanza fra Roma e Casilinum era di 129 miglia con la Via Appia, 135 con la vecchia Via Latina passando per Venafro, e di 126 passando per la variante di Rufrae. Resti considerevoli della strada esistono nelle vicinanze di Roma; per le prime 40 miglia, fino a Compitum Anagninum, non è seguita da alcuna strada moderna, mentre in seguito il percorso è sostanzialmente lo stesso dell'autostrada.
Dal punto terminale del percorso, Casilinum, nasce il nome medioevale della strada, Via Casilina.
Alcuni tratti dell'antico tracciato sono ancora visibili nel parco degli acquedotti a Roma, all'altezza degli studi di Cinecittà e vicino all'Acquedotto Claudio.

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